29 gennaio 2020
“Una missione ambiziosa, ma necessaria”. Con queste parole Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, definisce il Green Deal europeo presentato dalla Commissione Ue a dicembre e che punta a trasformare l’Europa nel primo continente a emissioni zero in termini di CO2 entro il 2050. Il potenziamento del biologico è una delle strategie del Green deal e la presidente di Federbio in un’intervista pubblicata sul sito LifeGate mette in luce alcuni aspetti. “Il Green new deal – puntualizza – è un documento avanzato che segna un cambio di paradigma, ma che potrà essere realizzato solo se tutti gli sforzi politici e normativi saranno orientati verso l’obiettivo e se ci sarà l’impegno e la partecipazione di tutti, dalle istituzioni ai cittadini”.
Per quanto riguarda i riferimenti al biologico, spiega, “si propone di potenziare l’agricoltura biologica e di ridurre la dipendenza da pesticidi, concimi e antibiotici con una chiara indicazione affinché i piani strategici nazionali della Politica agricola comunitaria (Pac) riflettano pienamente l’ambizione del Green new deal e premino gli agricoltori virtuosi. Il piano prevede anche una strategia dedicata alla protezione della biodiversità annunciata per marzo”. La presidente sottolinea che “negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una forte crescita del biologico soprattutto per merito di una nuova consapevolezza dei consumatori” e accende i riflettori sulle azioni da mettere in campo subito: “Ora abbiamo bisogno di strutturare un sistema, una filiera equa che eviti il rischio della rincorsa al prezzo più basso. Occorre dare spazio a tutte le diversità del biologico, dalla grande azienda al piccolo produttore”. Mammuccini si sofferma poi sul cosa vuol dire oggi per il consumatore scegliere biologico, sottolineando in particolare che “la certificazione biologica ha una normativa ben precisa che garantisce ai prodotti biologici un impatto positivo immediato sull’ ambiente. In primis il biologico contribuisce al mantenimento della fertilità del terreno, secondo il biologico non fa utilizzo di chimica di sintesi, terzo favorisce la biodiversità”. E per il futuro? La legge sul biologico ancora non ha avuto il via libera: il provvedimento, approvato alla Camera, deve concludere il suo iter. La speranza della presidente FederBio è che l’iter si concluda al più presto. Intanto occorre continuare a investire in ricerca e innovazione.