20 ottobre 2020
Il mercato italiano del biologico supera i 4,3 miliardi di euro. A tanto ammontano le vendite nel 2020, secondo i dati forniti nel Report dell’Osservatorio Sana 2020, promosso da BolognaFiere e a cura di Nomisma, con il patrocinio di FederBio e AssoBio e il sostegno di ICE. Il Report mette in luce l’incremento della superficie biologica, del numero degli operatori del settore e il boom dell’e-commerce per il comparto, con una crescita a tre cifre. Sul fronte export, nel 2020 il comparto raggiungerà i 2.619 milioni di euro (stime Nomisma) mantenendo un ritmo di crescita del 8% rispetto al 2019.
Superfici e operatori
Entrando nel dettaglio, i dati di Sinab del Mipaaf evidenziano come nel 2019 la superficie biologica sul territorio italiano sia cresciuta di 35.000 ettari rispetto al 2018 (+1,8%), sfiorando i 2 milioni di ettari (15,3% della SAU bio europea). In termini assoluti l’Italia rappresenta il terzo Paese per superficie bio, preceduta da Spagna e Francia. Si distingue, però, per incidenza sul totale della SAU che oggi raggiunge il 15,8%, mentre per la Spagna si ferma al 10,1% e per la Francia all’8,1%.
In parallelo la crescita riguarda anche il numero degli operatori biologici, che hanno raggiunto le 80.643 unità nel 2019 (+2% rispetto al 2018). Di questi, 58.697 sono aziende agricole che rispetto all’annualità precedente registrano una lieve flessione (-0,4%). Gli agricoltori-trasformatori sono la categoria che più è cresciuta (+14% rispetto al 2018), sfiorando le 12mila unità. Anche le aziende di trasformazione hanno fatto registrare un aumento più contenuto (+3%), raggiungendo le 9.576 unità. In crescita (+12%) anche il numero di importatori.
Il mercato
Complessivamente le vendite di biologico italiano sul mercato interno – considerando tutti i canali – oltrepassano nel 2020 (anno terminante agosto) i 4,3 miliardi di euro. In particolare, 3,9 miliardi sono riferibili ai consumi domestici (+7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e poco meno di 500 milioni di euro nell’away from home (che segna un calo importante del -27% rispetto all’anno precedente, riferibile all’impatto dei mesi di lockdown dei pubblici esercizi e agli effetti collegati alla didattica a distanza per il segmento della ristorazione collettiva.
Continua ad aumentare il numero delle famiglie acquirenti (88% ha avuto almeno una occasione di acquisto di un prodotto bio nel 2020 – survey Nomisma 2020 per Rivoluzione Bio – contro il 53% del 2012) e l’incidenza del bio sul totale del carrello alimentare (che passa dal 2,2% del 2014 al 3,6% di quest’anno). La distribuzione moderna si conferma canale elettivo delle vendite bio in Italia.
I canali di vendita
Per l’e-commerce le vendite di biologico – che rappresentano il 7% del totale e-grocery – registrano una crescita a 3 cifre (+143% rispetto al 2019, AT agosto) superiore a quella segnata dalle vendite online di prodotti alimentari in generale (+125%). Dopo il boom segnato nel periodo lockdown (17 feb-3 mag), le vendite di bio dell’e-commerce continuano a mantenere un ritmo di crescita elevato e più performante degli alimentari, in generale riportando un +182% rispetto allo stesso periodo del 2019 (contro un +172% dell’e-grocery).
I negozi specializzati bio in catena ed indipendenti segnano un balzo del +8%. Per quanto riguarda la voce “gli altri canali” (che include negozi di vicinato, farmacie, mercatini, GAS, siti aggregatori di produttori, …) con 836 milioni di euro nel 2020 (22% del mercato domestico) mette a segno una crescita del 10%. All’interno della distribuzione moderna (perimetrato al solo peso imposto), nei discount le vendite di biologico nel 2020 sono cresciute dell’11% rispetto al 2019 (AT agosto), contro un +3% del libero servizio e un +4% di iper e super.
L’export
Nel 2019 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto quota 2.425 milioni di euro mettendo a segno una crescita del 7% rispetto all’anno precedente contro una variazione del +4% registrata dall’export agroalimentare nel suo complesso (43 miliardi nel 2019.